Basi, Miniature, Colori, Decals

Il Modellismo

Il subbuteo è anche questo..

Una delle cose che non mi sono fatto mancare, perché fondamentalmente mi piacciono le sfide e mi piace lavorare in generale con le mani ed i materiali, è stata la parte “hobbistica” del Subbuteo.

A monte, per incentivarmi a provare a ricominciare a giocare, la mia dolce 3/4, Clara, mi regalò per Natale una squadra di Subbuteo fatta su misura.

La Roma 1979/1980.

E’ inutile negarlo, fermo restando l’amore per la mia città e la simpatia per la Fiorentina, ahivoi tifo la Roma e lei, Clara, grazie al Prez, – Leonardo – e soprattutto a Pierluigi D’Amico, detto il “Maestro”, dette il DO di petto a questa avventura nell’avventura..

Le miniature e le basi

A precedere il tutto ci fu la mia apparsa ad un primo torneo di Subbuteo nel quale ricordo di essere stato portato e riportato indietro dopo esser stato raccolto con il “cucchiaino” dal pavimento con un pallottoliere appeso al collo…Faccio una cosa, non la racconto altrimenti mi prende la depressione..

A questo Torneo, come in tutti quelli a cui ho partecipato, al lato ci sono le bancarelle di chi vende le miniature e le basi, piuttosto che squadre già fatte oppure materiale del Subbuteo, ovviamente, d’ogni genere. Campi, porte, portieri, palloni personalizzati chi più ne ha più ne metta.

Acquistai la mia prima muta di giocatori alla bancarella di un produttore che non ho mai più incontrato. Prima o poi mi verrà in mente il nome..

Ero in fissa con il fatto che le basi, secondo me – ignorante come una capra – dovevano essere del colore verde, come il panno da gioco, e non colorate – così da far sembrare che la miniatura, in futuro, perfettamente colorata in tutte le sue parti, maglia, pantaloncini, carnato, calzini e scarpe, sembrasse in piedi veramente sul campo da gioco…

Lasciamo perdere….andiamo oltre.

In ogni caso cercai di scoprire come fare a realizzare la mia prima squadra, “colorata” e dipinta a mano, ovviamente, poiché delle “decals” sapevo ancora praticamente nulla..

Mi è venuto in mente un aneddoto! Ho avuto un passato come “pittore e modellista da piccolo”. Ricordo che le nuove squadre da piccolo, acquistate da mio padre, venivano da me deturpate e violentate con i pennarelli tipo uniposca, a punta finissima. Riuscivo senza molta difficoltà a rendere le maglie uniche, assolutamente non riconducibili ad una vera squadra da calcio ma soprattutto l’una diversa dall’altra all’interno della stessa squadra. Un picasso..

Comunque, mi venne in mente che in via degli Artisti,  nel negozio di hobbistica dove mio padre comprava i colori per rifinire e realizzare quell’opera d’arte che è il suo presepe, vendevano oltre che centinaia di scatole di montaggio di aerei, carri armati e soldatini, anche i colori e quindi alla prima occasione utile ci feci un salto. Meno male costan poco….;)) Feci incetta di Humbrol, le tempere per eccellenza che, dai vari siti web sul modellismo e sul subbuteo, venivano “vendute” come le migliori e soprattutto, dai puristi, le uniche che sarebbero dovute essere usate.

Eh però..a casa ho una pennellessa per tinteggiare le pareti..ed un compressore…e poco altro..quindi giù a studiare il modo, sempre sul web, di come gli esperti del settore affrontassero la pittura su soldatini etc.. Credo di aver speso una cifra indicibile su pennelli ad un pelo, massimo 1,5 fine a tal punto che avrei potuto rappresentare al meglio anche le sopracciglia di una miniatura ma …come farlo in assenza di una lente d’ingrandimento…

Vabbè, se proseguo a raccontare tutto diventiamo tutti vecchi e non comincerete mai..passiamo al sodo…


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